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14 lug 2009
Melograno (PUNICA GRANATUM)
Il nome corrente deriva dal latino: malus, mela e granatum (dal nome dell'insetto Granatum tinctorium, dal quale gli antichi estraevano il forte color rosso per la tintura di vasellame e vestiti).
Il nome Punica deriva dalla credenza, ripresa dal grande Linneo, che tale pianta originasse dall'Africa, in particolare dalla terra di Cartagine (e chi non ricorda le guerre Puniche?).
Il colore del legno è bruno; le foglie sono lanceolate e di un bel colore verde intenso, su cui spiccano, di un bellissimo rosso-granato, i fiori, che a Giugno sono al massimo della loro espressione e danno origine a frutti globosi che, aperti, fanno vedere i semi rossi, vitrei, alloggiati in un tessuto di contenimento fibroso e giallognolo.
In Turchia, quando una donna si sposa, getta per terra un melograno e i semi che si spargono per terra sono il simbolo delle fertilità sperata dall'unione matrimoniale.
Le nostre stadere hanno il contrappeso a forma di melograno, ed è chiamato - guarda caso - romano : in Portoghese, roman significa melograno.
Il melograno è della varietà non coltivata, per cui è più piccolo del normale.
Quei melograni coltivati, invece, sono più grandi ed hanno un frutto ben più grande, il cui sapore, però, non è molto superiore, come qualità.
Alle proprietà già note del melograno se ne aggiungono altre. Gli usi tradizionali del melograno hanno radici molto antiche. Ippocrate ne descrive le proprietà e parla del melograno come di un vero e proprio rimedio medicamentoso. Nell’antica Grecia, infatti, il melograno era prescritto come antielmintico, antinfiammatorio e per combattere i casi di diarrea cronica.
Nella medicina tradizionale georgiana, invece, il melograno veniva utilizzato per la cura di emorragie passive, ferite infette e sudori notturni. Diffuse erano anche le applicazioni contro le infezioni parassitarie.
Le numerose proprietà benefiche attribuite dalla tradizione popolare al melograno sono state successivamente confermate dalla medicina ufficiale, la quale ha inoltre individuato altre interessanti potenzialità terapeutiche di questa pianta. Una ricerca condotta in Israele da Michael Aviram, biochimico al Lipid research laboratory del Medical center Rambam di Haifa, ha scoperto che questo frutto ha delle proprietà terapeutiche, e anche antitumorali, perché è ricco di flavonoidi, antiossidanti che proteggono il cuore e le arterie. Il succo di melograno, secondo la ricerca, è addirittura tossico nei confronti delle cellule cancerose.
Dioscoride, nell'antichità, lo riteneva rimedio specifico contro il verme solitario. L'infuso di fiori è indicato nei casi di diarrea: dieci g in una tazza di acqua bollente, addolcita con miele. Il succo, ottenuto per spremitura, è indicata nelle infiammazioni delle vie biliari e urinaria. Per ottenere un effetto diuretico si fa lo sciroppo, mettendo la polpa dei semi (circa 100 g) a macerare in 300 g di alcool. Alla fine si aggiunge 500 g di sciroppo (acqua e zucchero) e si mescola bene. Se ne prende un cucchiaio al giorno, meglio se sciolto in acqua. All’interno della spessa scorza il melograno ha una polpa granulosa e molto succosa, per 3/4 questo frutto è composto di succo molto ricco di antiossidanti rispetto ad altri succhi, più del vino rosso e più del tè verde. Nei piccoli grani succosi vi sono vitamina A ed E. Il succo del melograno è consigliato alle persone che soffrono di inappetenza, disordine gastrointestinale, cardiopatie, bisogna bere 1 cucchiaio o due al giorno di questo succo preparato con la spremitura in un mortaio dei grani e mescolato con olio di oliva. Recentemente ricerche scientifiche hanno evidenziato nuove proprietà del succo del melograno infatti esso è un ottimo rimedio contro l’aterosclerosi e tutte le altre malattie cardiovascolari poichè aumenta il quantitativo di ossido di azoto sulle pareti delle arterie, limitando in tal modo il rischio di infarto del miocardio e l’altro effetto importante è che tale processo agisce come stimolante sessuale per vincere l’impotenza con un effetto simile al viagra, senza peraltro produrre le controindicazioni e gli effetti collaterali che questo farmaco produce. Il succo del melograno è molto dissetante abbassa la temperatura corporea, in caso di laringite, faringite, tracheite, mezzo bicchiere di succo miscelato con mezzo bicchiere di acqua crea un composto con il quale fare colluttori molto efficaci per ridurre l’infiammazione. In caso di scottature il succo spalmato sulla pelle la sarà un’ottima cura. Mezzo bicchiere oppure un bicchiere di succo di melograno al giorno possono essere anche un rimedio contro l’anemia. La pasta ottenuta triturando le foglie del melograno se strofinate sul cuoio capelluto possono arrestare il processo della calvizie. La scorza del melograno ricca di polifenoli ha un’azione antibatterica nell’intestino, essiccata e usata in infuso come il tè, è un ottimo rimedio per combattere la diarrea e come sedativo del sistema nervoso. Il succo del melograno è ottimo per sbiancare la pelle del viso, per rimuoverne il grasso ed eventuali pigmentazioni della pelle. In gastronomia il melograno è usato moltissimo per preparare salse, macedonie, cocktails.
SUCCO DI MELOGRANO
Il Succo di Melograno viene preparato per spremitura meccanica, a freddo, del frutto, senza aggiunta di solventi. Il Succo Madre così ottenuto viene concentrato sotto vuoto, per evaporazione di acqua sino ad un rapporto non inferiore a 1:5 e confezionato tal quale senza aggiunta di conservanti.
Indicazioni: Succo Concentrato di Melograno è un integratore alimentare a base di sostanze ad effetto antiossidante utile per contrastare i danni causati dai radicali liberi.
Modalità d'uso: diluire 1 cucchiaio di prodotto in circa 100 ml di acqua o succo di frutta o infuso tisana.
MARMELLATA di MELOGRANI
· melograni sgranati
· mele tagliate a pezzetti sbucciate
· zucchero 80% della frutta
Centrifugate i melograni e il succo che ricaverete, mettetelo in una pentola alta , aggiugete le mele e sopra lo zucchero. Mettete un coperchio e tenetelo in frigorifero per una notte. Il giorno successivo ponete la pentola sul fuoco al minimo e lasciate che cuociano bene le mele. A metà cottura passate tutto con un passaverdure grosso e rimettete la pentola sul fuoco , mescolando e al minimo. Dovrebbe essere pronta quando borbotta bene. PS: Se avete un termometro adatto (quello per lo sciroppo ) 105°C... sono il punto di cottura giusto. Invasate e non temete , la marmellata se l'avete cotta al punto giusto, si solidificherà. Ha un sapore indefinibile, direi vicino al lampone!!!!
Ingredienti:- melograno- zucchero- scorza grattuggiata di un' aranciaPreparazione: Scegliete delle melograne mature, tagliatele e separate per bene i semi dalla pellicola bianca che non và utilizzata. Mettete i semini in uno schiacciapatate e premete bene per ottenere la maggiore quantità di succo. Pesate il succo, unitevi uguale peso di zucchero, scorza d'arancia grattugiata e mettete quindi sul fuoco. Portate a bollitura e lasciate poi cuocere a fuoco vivace fino a quando versando una goccia su un piatto si rapprenderà velocemente. Togliere dal fuoco, mettere nei vasi e coprire. Invasatela ancora calda fino ad 1 cm dal bordo del vaso, e mettete il coperchio ermetico. A questo punto capovolgete il vasetto per 5 minuti in modo che la marmellata ancora bollente impregni l'interno del coperchio. Si effettua così una specie di autosterilizzazione.
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la sostanza interna al tegumento è tossica se ingerita?
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