Se hai un appezzamento di terreno, per quanto piccolo che sia è possibile farci crescere le proprie verdure e non hai neppure bisogno di sapere come fare. Questa è l’idea che sta alla base del crescente numero di programmi di giardinaggio comunitario urbano: “noleggiare degli agricoltori”, in questo modo si aiutano gli abitanti delle città a scoprire le gioie di un orto che ci può regalare verdura fresca e cresciuta “in casa”.
Oltreoceano Urban Land Army’s Land Link, è in prima linea in questa tendenza al giardinaggio urbano. Programmi come il Longfellow Creek Garden puntano a costruire una comunità che insegni ai residenti il giardinaggio, l’orticoltura e l’agricoltura urbana, attraverso diverse attività. La tendenza è in assoluta crescita, così i corsi di giardinaggio organizzati dalla Landlink si riempiono facilmente anche con l’aggiunta di diverse nuove classi ogni anno. Attraverso la campagna Urban Land Army’s Land Link, le persone che vogliono far crescere le proprie verdure, possono collegarsi con i proprietari dei piccoli appezzamenti di terreno che vogliono godere di prodotti freschi, ma non hanno il tempo o l’inclinazione all’agricoltura.
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Ma l’agricoltura urbana è in grado di raggiungere anche il vostro posto di lavoro. Alla HomeStreetBank di Seattle, il manager Maggie McKelvy ha infatti ottenuto il permesso di iniziare a coltivare il suo piccolo appezzamento di terreno vicino al parcheggio della banca. I suoi collaboratori hanno poi aderito con entusiasmo a tale iniziativa, donandogli completamente il terreno un giardiniere in questo modo un giardiniere segue la coltivazione del piccolo orto procurando verdura fresca ai piccoli proprietari dell’appezzamento di terra.
“In questo modo aumenta il tenore di vita e la possibilità di avere buon cibo, possiamo infatti vedere crescere la verdura e prendere parte all’attività di farla crescere”, spiega Colin McCrate, proprietario e operatore della Seattle Urban Farm Company, che aiuta a creare per propri clienti giardini urbani nel centro della città. “Quando ho iniziato a coltivare l’orto, sono diventato molto più attento a ciò che sto mangiando e ho iniziato a mangiare meglio.” McCrate ritiene che molte persone stiano diventando sempre attente a ciò che mangiano e l’attenzione come le vendite dei prodotti alimentari biologici (cooptati dalle grandi aziende) sta aumentando. Egli vede così l’agricoltura urbana come un nuovo modo per riconnettersi con una vita più sana, rispettosa della propria alimentazione. Il Seattle Urban Farm Company offre una vasta gamma di servizi, dalla breve consultazione per la progettazione, all’installazione e la manutenzione. del proprio orto urbano.
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McCrate e il suo team di esperti agricoltori biologici sono in grado di coltivare circa 40 diversi tipi di verdure ed erbe aromatiche, ciascuna con un distinto periodo di raccolta. “Le coltivazioni di agricoltura urbana più frequenti che ci chiedono di coltivare sono i pomodori, carote, insalata, fagioli e piselli. Ed un appezzamento di 6×6m è l’ideale per una famiglia” spiega McCrate, “ma ci capita di lavorare con qualsiasi spazio disponibile”. “Chi abita in città molto spesso non ha la conoscenza sempre più di molte semplici pratiche agricole”, spiega Amy Pennington, giardiniere a noleggio di Seattle, la cui attività è chiamata Go Go Green Garden. “Le persone sono diventate più consapevoli delle loro scelte alimentari e il nostro lavoro lo vediamo aumentare con questa tendenza”. “L’irrigazione degli orti urbani (e in generale) è una delle cose che richiede più manutenzione e che le persone tendono più a trascurare”, continua McCrate. “Le piante hanno bisogno di tonnellate d’acqua, in particolare durante le estati asciutte”. Con l’irrigazione a goccia, l’acqua va direttamente nel suolo invece evaporare rapidamente.
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Ma oltreoceano dichiarazioni di persone come queste fanno molto riflettere su ciò che può essere considerata pura e semplice moda o tendenza e paura o insicurezza del futuro: “… Il mio nome è Lara Fukes. Ho 38 anni. E se arrivasse un’altra Grande Depressione, vorrei parlare subito con i miei parenti e buoni amici e, probabilmente andremmo tutti insieme a vivere in una fattoria dove ritornare a raccogliere il grano dai ampi e avviare il proprio allevamento di animali in modo sopravvivere tutti insieme … “. Ma persone come Lara (e molte altre persone che vivono in città o anche nelle zone rurali) non sono mai state in un’azienda agricola e fattoria veramente, nonostante il passato contadino di appena 2 generazioni fa.
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Nella realtà però persone come Lara e i suoi amici nel corso di una depressione economica maggiore sarebbero accolti tanto amichevolmente dal proprietario di una fattoria non sapendo fare praticamente nulla. Oppure pensiamo che Lara e i suoi amici sarebbero in grado di acquistare una fattoria? Mi auguro per loro che abbiano in anticipo buone quantità di oro e argento come forme di moneta da scambiare, perché credo che in uno scenario come questo o peggiore, la cartamoneta o le carte di credito non abbiano lungo corso.
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Su questi scenari e nuove tendenze stanno nascendo gruppi come la Cascina Santa Brera italiana o il WWOOF (acronimo di Willing Workers On Organic Farms) dove si svolgono attività volte a creare e sviluppare comunità sostenibili legate all’agricoltura o “transition town”. Non importa dove siete nel mondo infatti, ci sono link, contatti e tutte le informazioni di contatto di cui avrete bisogno per trovare un’azienda nella vostra zona. Contatta la persona che possiedono un piccolo terreno e che possono darvelo in gestione, non è necessaria esperienza, dovrete imparare! Le informazioni ci sono! E dopo qualche fatica e qualche tempo potrete anche tornare a casa con i frutti delle vostre fatiche da esibire.
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Landshare è davvero un sito eccezionale, appena nato nel Regno Unito esso collega i coltivatori, proprietari terrieri, e cercatori di terra vacante utilizzabile in modo produttivo, oltre alle persone che vorrebbero imparare le basi per coltivare il proprio orto. Per ora resta solo un accenno ma entreremo con il tempo sempre più in profondità riguardo a questi argomenti. In vista anche di nuove pratiche di agricoltura che tengono sempre più in considerazione il valore della terra e la sua fertilità (vedi biochar). Di sicuro è che non importa ciò che il futuro ci riserva ma un po’ di preparazione, coscienza e dei vecchi consigli ci serviranno sempre, qualunque cosa accadrà.
http://www.urbanlandarmy.com/