13 lug 2009

Il grande segreto - Caccia ai neutrini

Il rivelatore OPERA in costruzione (foto: Laboratori del Gran Sasso)
5 novembre 2006
Caccia ai neutrini per svelare i segreti dell'universo

Particelle tanto minuscole da attraversare senza quasi lasciar traccia la materia: catturarle è difficile, ma tendendo loro delle trappole i fisici sperano di riscrivere le teorie sulla natura dell'universo.
L'ultima trappola acchiappaneutrini è entrata in azione recentemente sotto il Gran Sasso. Dovrà bloccare i neutrini sparati nella sua direzione dal CERN di Ginevra.
Un viaggio di 730 chilometri in appena 2,5 millisecondi: la grande corsa dei neutrini tra Ginevra e i laboratori del Gran Sasso è cominciata. Si tratta del più straordinario esperimento di fisica degli ultimi anni e gli scienziati di mezzo mondo lo seguono col fiato sospeso. Il motivo? Se si riuscisse a dimostrare che i neutrini non sono fatti di sola energia, ma che hanno anche una massa, i libri di fisica andrebbero riscritti.
Ecco allora che, dopo anni di preparativi, in settembre dal Super Proto Sincrotrone del Centro europeo di ricerca nucleare (CERN) è stato sparato un primo fascio di neutrini che si è infilato sotto le Alpi, ha attraversato la pianura padana e gli Appennini per poi trovarsi davanti ad OPERA, una gigantesca trappola sormontata da più di un chilometro di roccia.


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