Tra Camus e Latouche l´economia del "Sufficiente"
di Angelo Carotenuto , 14.02.2012
Quando un giorno la Terra sarà troppo piccola per tutti, allora sì che
ce ne accorgeremo. Ci spareremo addosso per la sopravvivenza dopo averlo
fatto per il petrolio, per l´acqua e per l´uranio. Lo faremo per il
suolo e il sottosuolo, per il cibo e i serbatoi delle macchine. Andrea
Segrè, economista triestino e preside della facoltà di Agraria
all´Università di Bologna, immagina come sarà l´apocalisse del mondo
occidentale, schiavo della triade crescita-consumo-debito. Lo fa nel suo
Basta il giusto (quanto e quando) (Altreconomia), un libretto
sottile costruito come una lettera a uno studente universitario
diciottenne. Quando un giorno la Terra sarà troppo piccola per tutti,
sarà pure troppo tardi. Perciò bisogna agire adesso, e una strada per
Segrè esiste già. Sarà l´ossimoro a salvare il mondo, a garantire ancora
un futuro. La strada delle contraddizioni apparenti condurrà
"lentamente, ma per davvero" a meno benessere e più ben vivere. A una
società con un modello economico in grado di ridurre le diseguaglianze
riducendo il possesso, votandosi alla cultura della sufficienza.
Segrè cita "la società diversamente ricca di Riccardo Lombardi, la
povertà felice di Albert Camus, l´opulenza frugale di Serge Latouche".
Le chiama visioni, non utopie, giacché se utopie fossero sarebbero
"utopie concrete". L´elogio del limite e della vita responsabile passa
dunque attraverso un mondo nuovo che rinneghi "la pervasiva cultura del
consumo e del rifiuto che generano lo spreco di cui siamo circondati e
sommersi". Se entro il 2030 il 48% dei maschi inglesi e il 43% delle
donne sarà obeso; se il 40% della popolazione mondiale dispone di meno
di 50 litri d´acqua al giorno mentre ogni italiano di 250; se un
cittadino dell´India consuma 4 tonnellate annue fra minerali, carburanti
fossili e biomasse contro le 40 dei Paesi industrializzati; allora
servirà un pianeta di riserva che non c´è. L´utopia concreta e la strada
dell´ossimoro possono invece cambiare i comportamenti di consumo. Segrè
alla fine trova una formula per l´Homo Sufficiens: meno spreco, più
ecologia. Il microcredito, la filiera corta, il commercio equo. "Non è
un sacrificio, non è fare senza. Sapere che abbastanza è abbastanza
significa aver sempre a sufficienza".