10 ott 2009

Barones sa Tirannia


Un vecchio brano del prestigioso coro di Orgosolo
Inno contro i feudatari - Francesco Ignazio Mannu - 1794

Baroni (proprietari terrieri), cercate di moderare la vostra tirannia, Altrimenti a costo della mia vita tornerete nella polvere (per terra),
La guerra contro la prepotenza è stata già dichiarata e nel popolo la pazienza inizia a mancare
State attenti perché contro di voi si sta levando il fuoco,
Attenti perché non è un gioco se questo inizia per davvero
Guardate che le nubi stanno minacciando il temporale
Gente consigliata male ascoltate la mia voce
Questa, o popolo sardo, è l'ora di eliminare gli abusi
Abbasso le abitudini nefaste, contro ogni dispotismo
Guerra, guerra all'egoismo e guerra agli oppressori
È importante che questi piccoli tiranni vengano vinti

u pontu....millemila ingegneri Cane

la locomotiva


legibus solutus

Dura replica del procuratore generale Loi alla sortita del Cavaliere
"Siamo giudici obiettivi"
"Berlusconi non è legibus solutus"

MILANO - "Neppure Luigi XIV era legibus solutus". Poche parole ma pesanti, dalla procura generale di Milano, dopo la sfuriata di ieri di Silvio Berlusconi. Tacciono i diretti interessati, Piercamillo Davigo compreso, che con una intervista (poi smentita) al quotidiano statunitense "America oggi" aveva scatenato il vespaio. In silenzio il capo della procura Francesco Saverio Borrelli e i pubblici ministeri Gherardo Colombo, Ilda Bocassini e Francesco Greco.

Sono loro, soprattutto, i magistrati che Berlusconi non vuole più. "Ho chiesto ai miei avvocati - aveva detto ieri Berlusconi - di presentare istanza di trasferimento di tutti i procedimenti che mi riguardano, perchè il pregiudizio politico del pool si è ormai allargato a tutto il Palazzo di Giustizia di Milano"

A prendere la parola sono oggi il presidente della corte d'Appello di Milano Vincenzo Serianni, il presidente del tribunale Lo Turco, il procuratore generale Umberto Loi. Il più duro contro Berlusconi è proprio quest'ultimo.
"Siamo servi delle leggi per essere liberi: neppure Luigi XIV era legibus solutus, cioè sciolto dalle leggi", ha detto.

Laconico, invece, il commento di Serianni. Per il nuovo presidente della corte d'appello (è stato nominato da appena tre mesi e mezzo) è la prima vera polemica. "Berlusconi - ha spiegato - vuole fare trasferire i processi che lo riguardano? Deve fare ricorso in Cassazione. Se in quella sede si dirà che i giudici milanesi non sono obiettivi allora verranno adottati provvedimenti in tal senso. Altrimenti se la Cassazione affermerà che i giudici a Milano non sono dei persecutori, lascerà i processi dove stanno, cioè qui da noi". Serianni ha però subito aggiunto di avere la coscienza a posto: "Abbiamo la convinzione di essere tutti giudici obiettivi anche perchè l'obiettività è la dote indispensabile per giudicare".

Dello stesso tono la replica del presidente del tribunale Lo Turco: "A volte la polemica, che in questo caso mi sembra più politica, va oltre i confini".

(30 giugno 1998)

8 ott 2009

frutti di stagione

Scegliete delle melograne mature, tagliatele e separate per bene i semi dalla pellicola bianca che non và utilizzata. Mettete i semini in uno schiacciapatate e premete bene per ottenere la maggiore quantità di succo.

Pesate il succo, unitevi uguale peso di zucchero, scorza d'arancia grattugiata e mettete quindi sul fuoco. Portate a bollitura e lasciate poi cuocere a fuoco vivace fino a quando versando una goccia su un piatto si rapprenderà velocemente.

Togliere dal fuoco, mettere nei vasi e coprire. Invasatela ancora calda fino ad 1 cm dal bordo del vaso, e mettete il coperchio ermetico. A questo punto capovolgete il vasetto per 5 minuti in modo che la marmellata ancora bollente impregni l'interno del coperchio. Si effettua così una specie di autosterilizzazione.

...finalmente si apre l'accesso


..arriva!
... scava, spiana, sposta...
....landing...
....landed!
e ora, accedano i trattori, camion, furgoncini, camper, vetture

chiarodiluna



Madonna del Grappolo

Chiesetta rupestre Madonna del Grappolo e parco





Modolo, OR, 212 abitanti. È il più piccolo comune per estensione territoriale d’Italia.
Il nome deriva dal termine nuragico “Madala”.
Modolo fu fondato nel III secolo a.C. da una popolazione nuragica: il paese passò successivamente sotto il controllo dei fenici, dei cartaginesi e quindi dei Romani.
Nel
VII secolo d.C. vi si stabilirono dei monaci bizantini che evangelizzarono Modolo e vi edificarono la chiesa parrocchiale di Sant'Andrea apostolo.
Nel
Duecento fa parte del Giudicato di Torres, passando nel 1259 ai Malaspina e quindi al Giudicato di Arborea. Nel 1468 entrò nei domini della signoria della Planargia.
Nel
Cinquecento, i Carmelitani vi fondarono un loro convento con l’annessa chiesa dedicata alla Vergine del Carmelo. Nel 1628 passa, nei domini della Spagna che affida Modolo in feudo alla famiglia cagliaritana dei Brondo. Nel 1716 passa per vie ereditarie ai Paliacio, che ottengono il titolo di marchesi di Planargia. Qualche anno dopo Modolo entra nei domini dei Savoia, che confermano il possesso dei Paliacio. Solo nel 1839 , abolito il dominio feudale, Modolo diventò un comune autonomo.
Sindaco: Hassan Omar Aly Kamel , di famiglia egiziana (centro sinistra) dal 15/06/2008

piante, settembre