13 lug 2009

“Il buon contadino”

Non c’è nulla che cresca bene in un ambiente ostile ; una semplice pianta risente del clima, del terreno, delle cure del contadino ma anche di eventi incontrollabili ( gelate, inondazioni, siccità, ecc) verso i quali , a volte, si è , momentaneamente, impotenti. Davanti all’imponderabile, che arriva, l’atteggiamento di chi ama la sua terra , non è mai di resa ; al disorientamento iniziale e alla tristezza segue la tenacia di non sottomettersi ad un “temporaneo” destino avverso.

Esistono alcune tipologie di contadini
Contadini improvvisati : complicano la propria vita ( più o meno consapevolmente) coltivando terreni improbabili quasi come se ignorassero le condizioni vitali dei loro prodotti. Chi si appresta a far crescere del grano nel deserto quanto meno si può definire “distratto”! Contadini sprovveduti : pur avendo terreni fertili, dimenticano di seminarli e /o di curarli, inveendo poi contro la natura , quando si trovano a non raccogliere nulla…….Prendersela con le piante se non crescono, se si ammalano, se non soddisfano , beh…lascia il tempo che trova!
Quel che è certo è che una pianta non si rimette in sesto per un senso di colpa ; a volte, succede che si riprenda per tenacia e cerca, in proprio, la linfa vitale.
Sono eccezioni che confermano la regola ma rappresentano la speranza che si possa sopravvivere cercando risorse alternative.
Contadini per caso: quelli che non hanno nessuna voglia di fare i contadini ma non lo dicono. Sarebbe più utile non intraprendere il mestiere ed orientarsi verso altre imprese.
Contadini “pentiti” : quelli che comprendono in ritardo di non esserci portati .In questo caso si può tentare di salvare almeno le piante già seminate e seppur con fatica, portare a termine l’impegno, evitando nuove semine.
Contadini convinti : sono quelli che ci mettono amore e dedizione ma non solo…
Sono quelli che riflettono sulle difficoltà , ( naturali in questo compito) e le superano, contenti della fatica.
Un contadino attento, pensa e cerca il modo per riparare eventuali errori, fatti per distrazione e /o per stanchezza!
Il lavoro necessario per una buona raccolta, è davvero faticoso ma lo diventa ancora di più se deve riparare ciò che non è stato fatto a tempo debito.
Si tratta, quindi di capire, se si vuol coltivare la propria terra seguendo i ritmi della natura, o se, magicamente, ci si affida alla buona sorte.
Chi arriva a leggere queste pagine è di sicuro un buon contadino ( non certo per la scelta del sito) se non altro perché non si affida alle sue sole certezze.”

Nessun commento:

Posta un commento