24 lug 2009

voci dall'Aquila - Vittoria, 24 luglio


E’ vero, i fabbricati si stanno sbriciolando. Ogni settimana, quando torno a L’Aquila faccio il sopralluogo di rito alla mia casa con la scusa di prendere qualcosa. L’aggravamento è progressivo nella sua drammatica intensità. Non si è salvata una stanza. Sembra che tutte le pareti implorino aiuto. Ma io non posso fare nulla. Sono impotente. La strada in cui sta la mia casa è impraticabile, è sempre più ricoperta da cumuli di sterro, pietre, mattoni, persiane cadute, cavi elettrici. Nel mio giardino sono scomparsi gli uccelli che prima vi nidificavano svolazzando allegri in cerca di semi ed insetti e di filamenti per costruire i nidi.

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