Il contributo degli scout nell’emergenza di Fabio Andreassi
Nelle primissime ore seguite alla scossa sismica delle 03.32 del 6 aprile i soci seniores della Sezione aquilana del CNGEI hanno reagito in modo individuale o in piccoli gruppi, nei contesti in cui si trovavano, operando per la messa in sicurezza di famigliari, persone amiche e cittadini comuni. In almeno due casi la loro iniziativa è risultata decisiva per il salvataggio di persone rimaste bloccate sotto le macerie. Già nel pomeriggio dello stesso giorno un primo nucleo si organizzava per interventi coordinati. Il giorno seguente la Sezione rispondeva alla chiamata del Dipartimento di Protezione Civile (DPC), che nel frattempo aveva attivato l’Associazione a livello nazionale. A partire da quel momento si sono succedute due fasi d’intervento.
Nella prima fase i volontari hanno svolto le seguenti attività:
- collaborazione all’impianto delle tendopoli
- collaborazione con la Funzione Materiali e Mezzi – sub-funzione Pasti - del DPC, in particolare per la ‘guida’ e/o il trasporto delle derrate alimentari e dei pasti dai punti di smistamento alle tendopoli (l’approfondita conoscenza del territorio e della rete viaria ha permesso di ottimizzare tali operazioni, talvolta effettuate dagli stessi volontari e con mezzi di trasporto propri);
- collaborazione alla gestione di uno dei magazzini di raccolta (in località Bazzano) delle merci offerte in donazione da ogni parte d’Italia (avviato in modo spontaneo da alcuni dipendenti dell’agenzia AMA, tale magazzino è stato poi inserito nella rete comunale dell’emergenza);
- reperimento - attraverso canali autonomi, attivati dai contatti associativi - di materiali e derrate per la popolazione sfollata, e loro distribuzione (cibo, vestiario, corredo invernale, elementi riscaldanti, giochi per l’infanzia, materiale didattico);
- servizio di ‘guida’ del personale del DPC, della CRI e di altre associazioni durante gli spostamenti sul territorio;
- servizio di ‘guida’ delle delegazioni straniere in visita nel territorio colpito dal sisma;
- avvio ed esecuzione (in collaborazione con CRI-Pionieri) di un primo censimento dei minori presenti nelle tendopoli e delle strutture loro rivolte (ludoteche, tende sociali, attività scolastiche per l’infanzia);
- collaborazione al coordinamento operativo e cerimoniale dei funerali di Stato delle vittime del terremoto;
- servizio di call center presso la Direzione di Comando e Controllo (DiComaC) del piano d’emergenza nazionale;
- collaborazione al servizio di raccolta ed elaborazione dei dati risultati dai sopraluoghi effettuati negli edifici lesionati.
Nella seconda fase, diminuite le necessità di sostegno alla distribuzione dei pasti (via via che ciascuna tendopoli veniva dotata di autonome strutture di cucina), gli scout della Sezione hanno:
- aumentato il loro impegno nella tendopoli di Coppito, fino ad assumerne il coordinamento di tutto il servizio volontario;
- garantito ininterrottamente, anche nelle giornate del G8, il servizio di call center della DiComaC (per 12 ore giornaliere);
- collaborato all’iniziativa ‘Uniliber’, volta a rendere disponibili i testi di studio per gli studenti universitari dell’ateneo aquilano, effettuando, tra l’altro, il recupero di ca. 5.000 volumi dalla Biblioteca della Facoltà di Lettere, resa inagibile e pericolante dal sisma;
- ed infine, ma non da ultimo, soci rover e seniores si sono impegnati nel campo dell’animazione dei minori residenti nelle tendopoli di Coppito, San Panfilo d’Ocre, Ocre, Scoppito, e Roio.
il gruppo FaceBook "scout a Fonte Romana" sostiene la Sezione CNGEI dell'Aquila
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