25 gen 2010

polentata scout


Sono stato sotto la loro tenda e mi sono scaldato con il loro entusiasmo e la voglia di conoscere la nostra storia, mentre fuori c'erano 10 gradi sotto zero. Mi sono iscritto alla sezione, o meglio: ho presentato la domanda, e ho pagato comunque la quota annuale, aggiungendo un obolo in sovràppiù (come di solito fanno i papà). Chissà se decideranno di accogliermi.
Ho ascoltato le loro idee sulla costruzione della nuova sede e ho guardato il progetto che intenderebbero realizzare, spendendo, ahimè, una grossissima cifra, ma che è comunque insufficiente a realizzare la costruzione. Ho promesso che continuerò a occuparmi anche del loro blog, cercando di migliorarlo e di farlo conoscere in giro; gli anziani, sparsi per l'Italia e per il mondo, forse, hanno conoscenze personali che possono contribuire, non solamente con i soldi, ad aiutarli nella realizzazione del loro progetto.
E' importante che questo avvenga anche perchè, nella desolazione della città, qualsiasi punto di aggregazione può servire a richiamare gli aquilani e convincerli a rimanere.
Ho mangiato la polenta col sugo di salsiccia, sulla spianatora, che era buonissima ma, soliti boyscout, avevano dimenticato di mettere il sale nell'acqua....
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1 commento:

  1. quella era la polenta che faceva mio nonno e a casa la mangiavamo la domenica, così tutti insieme sulla tavola, avrei voluto essere là e non solo per la polenta, ma per dare forza morale ai nostri seguaci scout..noi tutti facciamo il tifo per loro e cercheremo di aiutarli come possiamo!! buon cammino ragazzi!!

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