12 ott 2009

parco eolico a is Arenas

Sardegna: protesta per la costruzione di un parco eolico off shore
pubblicatoda Simone Muscas in www.ecoblog.it

In Sardegna è in corso una vera e propria protesta per impedire che venga dato il permesso alla costruzione di un parco eolico off shore. Siamo nella costa occidentale dell’isola, nelle vicinanze del capoluogo della provincia di Oristano, dove sorge una pineta riconosciuta come sito di interesse comunitario e quindi protetto da una serie di vincoli.
Già qualche tempo fa si parlò del sito in questione nelle cronache locali a proposito della costruzione (già eseguita) di un campo da golf. Questa volta però a far balzare agli onori della cronaca l’area di Is Arenas è un gruppo imprenditoriale il quale, aggirando le leggi regionali, ha presentato un progetto per creare un campo eolico off shore costituito da
80 pale da situare a 1 miglio dalla spiaggia.
Secondo il progetto le pale dovrebbero essere alte circa 100 metri sul livello del mare (come un edificio di 30 piani) e verrebbero associate a due cabine di trasformazione (una situata in mare e l’altra a terra) per la cui edificazione, fanno sapere gli oppositori al progetto, verrebbero distrutte vastissime praterie di posidonia che costituiscono oggi un elemento fondamentale di contrasto all’erosione della costa.
Nella giornata di ieri però la giunta regionale isolana si è espressa a sfavore della costruzione del parco, dichiarando come
la Regione Sardegna sia favorevole alle energie alternative, ma non quando, come in questo caso, lo scopo di tutelare l’ambiente verrebbe in pratica tradito dal compimento di un orribile sfregio al paesaggio.
Non si può pensare
, emerge dalle dichiarazioni del presidente Ugo Capellacci, che il mero fatto di produrre energia “pulita” rappresenti una sorta di passepartout per realizzare simili mostri come e dove si vuole. Insomma siamo alle solite: il sito ha infatti una delle migliori ventosità di tutta Italia (ragion per cui la società in questione ha avanzato questo progetto), ma si tratta allo stesso tempo di un luogo oltre che di importante interesse paesaggisto, da sempre meta importantissima dei turisti.
La parola finale spetta però allo Stato il quale, attraverso il Ministero dell’Ambiente e quello per le Attività Produttive, dovrà esprimersi sulla costruzione o meno del parco.

(foto di AdB)

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