28 ott 2009

il faro di Capo Caccia


Il faro di Capo Caccia si trova sulla punta dell’ omonimo promontorio a pochi chilometri da Alghero, a chiusura della splendida baia di Porto Conte. E’ stato costruito nel 1864 (così come il faro di Capo Sandalo sull’isola di S. Pietro) dall’ ufficio del regio genio civile: in quegli anni le rotte commerciali tra Marsiglia e la Tunisia andavano intensificandosi e il governo francese insistette pesantemente affinchè venissero creati nuovi segnalamenti marittimi sulla costa occidentale della Sardegna, all’epoca priva di punti di riferimento per i marinai.
I primi guardiani di questo faro erano i pastori che con i muli impiegavano mezza giornata ad arrivare ad Alghero per i rifornimenti.
Nella Cala Dragunara ancora oggi c’è, ma nascosto dalla vegetazione, il magazzino dei materiali ed è visibile il vecchio molo. Alla destra di questa piccola insenatura è ancora percorribile la vecchia mulattiera che portava al faro, una stretta strada bianca a picco sul mare che si inerpica fra macchia mediterranea, concrezioni rocciose e le splendide acque della cala del Bulo sormontata dalla antica torre catalana.

Il faro sorge su un edificio bianco grossolanamente a forma di elle che si articola su tre piani, sui quali svetta la bellissima lanterna che custodisce al suo interno l’antico gruppo ottico rotante. La struttura è rivestita da mattonelle bianche poste in verticale che creano un effetto reticolato tipico di molti fari.
Sull’ elenco dei fari Italiani è il n. 1418 ed è sede di reggenza. Si tratta del secondo faro più alto sul livello del mare nel mediterraneo (si trova su una scogliera alta 168 metri), e il suo fascio di luce ha una portata di 35 miglia effettive, 24 considerando la curva dell’ orizzonte (60 Km). Il faro è riconoscibile dai naviganti grazie al suo secondo di luce e cinque di eclissi.

Non ha mai cessato di funzionare dal 1864, anzi costantemente riammodernato è oggi uno degli ultimi fari custoditi così isolati. Oltre all’ interdizione di 200 m ai civili dal faro vero e proprio, il primo centro abitato tutto l’anno, la borgata di Fertilia si trova a una decina di km a est. Attualmente il faro è custodito dal sig. Luigi Critelli che vive lì con la sua famiglia.


Lat.: 40° 33.6′N Long.: 08° 09.8′E Costruzione: 1864
Periodo: 5s Portata luminosa: 35M Portata geografica: 24M
Altezza: 52m sul l.m.

ARLHS: SAR009
WAIL: SA013 WAIS: EM09 Int.: E1124 IIA: SD001 IOTA: EU024

http://www.farodihan.it/Default.asp

1 commento:

  1. Ciao,luigi critelli,pochi giorni fa sono stato su al faro ma era tutto chiuso ,mi piacerebbe rivisitare la mia prima casa dove sono nato nel 1958 fino al62 mio padre lavorava li come civile in marina militare

    RispondiElimina