17 giu 2009

Nota sull'Assertività

L'Assertività: è assiomatica (non ha bisogno di essere dimostrata) da per scontata l’accettazione dell’enunciato, trasmette sicurezza e competenza.Il termine è stato rivitalizzato dalle scuole comportamentali americane (adsertivness) e indica la capacità di una persona di comunicare (un ordine, una opinione, un giudizio , ma anche una lezione, una esposizione, scrivere una lettera, ecc,) in modo da non lasciare molto spazio a titubanze, obiezioni, dissensi. Il nostro corso si ispira a diverse scuole psicologiche, tuttavia per comunicare su un multimedia o sul web può essere molto utile avere una prosa ed una grafica assertiva.La definizione esatta.Viene dal latino “ ad serere”, condurre a sé. Cosa non è.Spesso nel linguaggio comune si parla di “asserire” per indicare qualcuno che sostiene una versione non condivisa. Se qualcuno ci dice “L’uomo alla guida asserisce che il semaforo fosse ancora giallo” dentro di noi sorge subito il dubbio che giallo non fosse. L’assertività è esattamente il contrario: quando l’assertivo dice qualcosa, a nessuno viene in mente di metterla in dubbio. Spesso si pensa alla persona assertiva come una persona prepotente, supponente, che non accetta il dialogo e impone a tutti i costi le sue idee. Non è così, si diventa arroganti quando il gioco prende la mano, e in quel preciso momento si perde ogni potere assertivo; il carisma assertivo non ha bisogno di annichilire nessuno.L’imperatore, per la porta di giada dell’assertività, invia ben’altri messaggi.L’assertivo non ha troppe esitazioni o titubanze, o giri di parole: va diritto allo scopo. Il suo linguaggio è diretto.Come per l’ empatia, ciascuno possiede un suo grado di assertività.L’assertività non è una caratteristica costante della personalità: si può essere assertivi in modo positivo solo per un certo periodo del giorno, dell’anno e della vita. Infatti per avere delle certezze bisogna arrivarci, quindi occorre passare dal dubbio e dall’ascolto per avere carisma assertivo. L’assertività fa la differenza tra autorità e autoritarismo. Il caporale che grida non è assertivo ma violento, minaccioso. E’ l’equivoco dei militari. L’assertività ottiene il suo scopo ed è credibile senza l’usa di minacce, costrizioni , violenze. Quando parla un assertivo non ha bisogno di alzare la voce, basta lo sguardo fermo e la voce appoggiata su un solidi respiro: sentiamo che ha ragione o che è convinto a fondo di quello che dice.

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