Oltre il 70% dei comuni italiani conta meno di 5000 abitanti.
Un prezioso mosaico di piccoli comuni, spesso sconosciuto, fatto di gioielli naturali, monumenti unici e un patrimonio immenso di tradizione culturale ed enogastronomica. Un'incredibile varietà che fa del nostro Paese un luogo unico al mondo. Questa Italia però è spesso in deficit a causa di spopolamento, impoverimento, assenza di investimenti. Lontana dalle rotte dell'economia imprenditoriale non ha possibilità di competere e rischia di essere inghiottita dai circuiti della globalizzazione. Ed è proprio per invertire questa tendenza, per investire nelle peculiarità territoriali che nasce PiccolaGrandeItalia: la campagna a sostegno dei piccoli comuni e del patrimonio d'arte e tradizioni che essi custodiscono.
Valorizzati in modo adeguato, i piccoli centri rappresentano uno dei motori di un nuovo sviluppo economico del paese che punta alla qualità. La risposta ad una globalizzazione incontrollabile che riparte dalle identità locali, dalla difesa della terra e suoi prodotti tradizionali.
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Ora i piccoli comuni della PiccolaGrandeItalia sono tutelati come soggetto giuridico.
La legge n°1174, attualmente già approvata all'unanimità alla Camera predispone, per i comuni con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, soluzioni che favoriscano lo sviluppo per aree del Paese troppo spesso trascurate. Tra gli intenti che la legge propone c'è stimolare la piccola imprenditorialità locale, sostenendo iniziative nuove in particolar modo promosse da giovani; alleggerire alcuni oneri fiscali e prevedere forme di sostegno ai piccoli centri, in modo da favorirne il ripopolamento; sostenere le attività commerciali, agricole, artigianali e i pubblici esercizi. E ancora manutenzione del territorio, recupero di antichi mestieri, premi per quanti trasferiscono la loro attività economica in un piccolo comune, incentivazione dell'attività scolastica e formativa nelle località isolate.
Un prezioso mosaico di piccoli comuni, spesso sconosciuto, fatto di gioielli naturali, monumenti unici e un patrimonio immenso di tradizione culturale ed enogastronomica. Un'incredibile varietà che fa del nostro Paese un luogo unico al mondo. Questa Italia però è spesso in deficit a causa di spopolamento, impoverimento, assenza di investimenti. Lontana dalle rotte dell'economia imprenditoriale non ha possibilità di competere e rischia di essere inghiottita dai circuiti della globalizzazione. Ed è proprio per invertire questa tendenza, per investire nelle peculiarità territoriali che nasce PiccolaGrandeItalia: la campagna a sostegno dei piccoli comuni e del patrimonio d'arte e tradizioni che essi custodiscono.
Valorizzati in modo adeguato, i piccoli centri rappresentano uno dei motori di un nuovo sviluppo economico del paese che punta alla qualità. La risposta ad una globalizzazione incontrollabile che riparte dalle identità locali, dalla difesa della terra e suoi prodotti tradizionali.
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Ora i piccoli comuni della PiccolaGrandeItalia sono tutelati come soggetto giuridico.
La legge n°1174, attualmente già approvata all'unanimità alla Camera predispone, per i comuni con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, soluzioni che favoriscano lo sviluppo per aree del Paese troppo spesso trascurate. Tra gli intenti che la legge propone c'è stimolare la piccola imprenditorialità locale, sostenendo iniziative nuove in particolar modo promosse da giovani; alleggerire alcuni oneri fiscali e prevedere forme di sostegno ai piccoli centri, in modo da favorirne il ripopolamento; sostenere le attività commerciali, agricole, artigianali e i pubblici esercizi. E ancora manutenzione del territorio, recupero di antichi mestieri, premi per quanti trasferiscono la loro attività economica in un piccolo comune, incentivazione dell'attività scolastica e formativa nelle località isolate.
Insieme per ricostruire Rete di solidarietà per i piccoli Comuni dell'Abruzzo colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009 .
Per questo Legambiente e Anci, partendo dalla loro storica collaborazione su Piccola Grande Italia, stanno promuovendo una rete per restituire ruolo e rappresentanza ai piccoli comuni colpiti. Lo scopo è anche quello di organizzare forme di sostegno per aiutare nella difficile e lunga opera di ricostruzione che, qui più che altrove, rischia di tradursi in abbandono e perdita di patrimonio e identità e nella chiusura definitiva di alcune scuole e servizi, impoverendone il tessuto sociale. Legambiente può rispondere fin da ora ad alcune delle esigenze dei Piccoli Comuni, mettendo immediatamente a disposizione dei Sindaci abruzzesi le sue capacità e conoscenze. Gli argomenti centrali su cui l’associazione può garantire un valido supporto a tutti quei Sindaci che ne faranno richiesta sono: Energia, Rifiuti, Scuola/educazione e Beni culturali.
http://www.piccolagrandeitalia.it/insieme_per_ricostruire/index.php
Per questo Legambiente e Anci, partendo dalla loro storica collaborazione su Piccola Grande Italia, stanno promuovendo una rete per restituire ruolo e rappresentanza ai piccoli comuni colpiti. Lo scopo è anche quello di organizzare forme di sostegno per aiutare nella difficile e lunga opera di ricostruzione che, qui più che altrove, rischia di tradursi in abbandono e perdita di patrimonio e identità e nella chiusura definitiva di alcune scuole e servizi, impoverendone il tessuto sociale. Legambiente può rispondere fin da ora ad alcune delle esigenze dei Piccoli Comuni, mettendo immediatamente a disposizione dei Sindaci abruzzesi le sue capacità e conoscenze. Gli argomenti centrali su cui l’associazione può garantire un valido supporto a tutti quei Sindaci che ne faranno richiesta sono: Energia, Rifiuti, Scuola/educazione e Beni culturali.
http://www.piccolagrandeitalia.it/insieme_per_ricostruire/index.php
Sono i posti dove vanno i prof alle prime esperienze...dove "andavano", le scuole sono state chiuse, i ragazzi raggiungono i centri maggiori.
RispondiEliminaA Ne (entroterra ligure di levante) c'era una scuola media di 35 alunni (in tutto), si faceva mensa nella trattoria di fronte, altro che mensa!