25 feb 2010

L'Aquila

  di Maria Laura Menghini
L’ Aquila è una città che tutto assorbe, che tutto accoglie e che ti ammalia nella sua bellezza e nel suo essere insieme natura selvatica (bada bene, non selvaggia) e arte e storia e preistoria. Io mi sento, e quindi sono, anche Aquilana.
L’ Aquila è il luogo che abbiamo voluto dare a nostra figlia per tutto quello che c’è di etico, semplice, solido e duraturo nella vita di un essere umano. E, manco a dirsi, il mammouth  del castello, che mammouth non è bensì elefante, la Costa Masciarelli in cui ci siamo quasi scapicollati, le Tre Marie in cui abbiamo mangiato e bevuto a crepapelle. E la nostra trattoria preferita, Scannapapere, dove la nostra figlioletta si è rimpinzata di castrato, che ancora “si ricorda”.
Vagheggiavo per mio nipote Leonardo, 5 anni ad aprile, una gita a l’Aquila, da sempre. Gli avrei fatto scoprire mille cose. Non solo   L’Aquila.  Celano,  Bominaco, Alba Fucens,  Sulmona, Scanno, Pescocostanzo. La terra d’Abruzzo forte e gentile.
Poi il 6 Aprile, dolore insostenibile, perdita di un pezzo di noi; rivoglio il mio castello, rivoglio le mie cupole, le mie piazze.
Devo portare Leonardo a L’Aquila, devo.
Poi il 7 Aprile: penso, certamente il mondo che si definisce civilizzato capirà cosa stiamo perdendo. Caspita!, ha finanziato Evora, in Portogallo, speruto paese del mondo. Per L’Aquila non ci sarà certamente problema. Poi apprendo, dopo dieci mesi,   da un sindaco stremato e, posso dire?, visibilmente inadeguato e supplice, che L’Aquila non so in che astrusa sottocategoria sta, per cui l’Europa, la solita “EUROPA”, non solo non può stanziare più di 400 milioni di euro ( una cifra insignificante in confronto a Evora, che forse conosco solo io), ma che anche ha posto “lacci e lacciuoli” per la rimozione delle macerie.  Sono “smorzo” (trd: calcinacci)? Sono inerti? Sono rifiuti urbani? Sono il “cavolo” che ti si frega!
IO domenica vado co’ la cofana e ‘ ste  macerie me le carico in un secchio e le porto a via dell’anima, adiacenze dell’Hotel Raphael dove alloggiava Craxi. Via dell’anima de li m…..cci vostri!
Ed è solo l’inizio.

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