Recentemente i “tetti verdi” sono stati
investiti da un’ondata di popolarità; allo stesso modo il
design legato all’edilizia sostenibile diventa più tradizionale. Terra e
piante sul tetto di un edificio possono aiutare a gestire il deflusso
dell’acqua, migliorare la qualità dell’aria e ridurre il consumo energetico, moderando le
temperature interne. Possono anche prolungare la vita del tetto di un
edificio proteggedolo dal logorio del vento, dell’acqua e dai raggi UV.
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Ma un “tetto verde”
veramente efficace richiede un progetto dedicato al fine di
garantire un corretto drenaggio dell’acqua, vegetazione sana, senza
compromettere la struttura sottostante, proprio come un terreno di
coltura che è più stabile e leggero rispetto al normale suolo. I “tetti verdi” possono essere sistemi
modulari (in genere una serie di vassoi che contengono tutta la
vegetazione e le strutture di drenaggio necessarie) oppure si può
trattatare di un design permanente con piante coltivate direttamente
sul tetto. Il design può essere “esteso” (sottili e leggeri strati di
piante che si focalizzano più su una funzione estetica) o “intensivo”
(si tratta di più piante, dei veri giardini pensili che di solito
coinvolgono strati spessi e profondi di colture). Ecco uno sguardo su
alcune caratteristiche e vantaggi di tre tipi popolari sistemi
attualmente sul mercato.
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Il verde estensivo Daku permette di realizzare in
quasi tutte le aree climatiche tetti verdi con spessori contenuti di
terriccio, su cui si sviluppa una vegetazione autosufficiente e soggetta
a scarsa manutenzione. Adatto a grandi coperture non calpestabili, con
spessore di 16 cm si può ottenere una vegetazione a sedum che non
necessita di apporti irrigui costanti. Con questa tipologia la
vegetazione assume una funzione tecnica e garantisce enormi vantaggi
economici ed ambientali. Peso compless. saturo d’acqua c.a. 115kg/mq. I
sistemi proposti per il trattenimento del terriccio Daku Roof Soil
possono variare in funzione della morfologia della copertura e delle
caratteristiche di ancoraggio; in ogni caso occorre una accurata
progettazione delle falde inclinate oltre che per il trattenimento del
terriccio per il drenaggio delle acque in eccesso.
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Semplice da installare, leggero e totalmente affidabile
il sistema Derbisedum include innovativi contenitori di plastica
riempiti con speciale substrato già ricoperto da vegetazione, abbinato
alla perfetta tenuta idraulica garantita dalla membrana impermeabile
Derbisedum Spar. Utilizzabile sulla maggior parte dei tetti, la robusta
copertura richiede manutenzioni minime.
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Oltre ai noti usi come giardini pubblici o privati,
la realizzazione di un tetto verde
specificatamente attrezzato può offrire nuove e più creative opportunità
di utilizzo, dove il comun denominatore è il rapporto tra il verde e il
cielo (ovvero l’altezza). Ne ricordiamo alcune, per le quali Tillia srl
è in grado di offrire il proprio supporto progettuale e realizzativo
“chiavi in mano”, come ad esempio il Fitness Sky Center: su un tetto con
una superficie abbastanza estesa si possono realizzare spazi dove
svolgere attività di palestra all’aperto con veri propri “percorsi
natura”, vasche idromassaggio, sala pesi e tutto quanto è necessario per
svolgere un’attività fisica in un contesto gradevole e naturale. Una
zona per la cura del corpo all’aria aperta in pieno centro, ideale per
palestre o centri benessere ma anche per centri commerciali e strutture
pubbliche.
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Optigrün trae esempio dalla natura. Le
stratificazioni Optigrün sono state copiate dalla natura. Una scelta di
materiali in sintonia con l’ambiente e una loro produzione e riciclaggio
nel rispetto dell’ecologia sono per noi premesse irrinunciabili. Oggi
abbiamo ottenuto standard qualitativi e di esecuzione eccellenti a
vantaggio di uomo e ambiente. Da questa nostra posizione di forza cresce
in noi la volontà di applicare il pensiero ecologico come meta preferenziale
dell’inverdimento dei tetti.
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Con la crescita del settore delle coperture
e tetti verdi e soprattutto dei progettisti e costruttori
che ne fanno uso nei propri edifici, abbiamo voluto rispondere alle
domande più frequenti che possono nascere sulla questione. Jim Lindell,
National Manager per Green Grid Roofs,
risponde a queste domande:
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Nella maggior parte dei casi un
tetto verde è progettato per richiedere bassissima o scarsa
manutenzione. Durante i primi 2-3 mesi può essere necessario
irrigarlo, dopo di che la copertura verde ha solo bisogno di qualche
controllo perché la vegetazione cresca rigogliosa.
Se correttamente installato da
un’azienda seria certamente il tetto non dovrebbe perdere!
Vengono inoltre adottati metodi costruttivi di una copertura verde
diversi a seconda se l’edificio è in costruzione o già realizzato. Con
moduli impermeabilizzanti installati direttamente sulla superficie del
tetto già esistente, spiega Lindell, una copertura verde effettivamente
aiuta a proteggere e isolare il tetto ulteriormente dalla bassa o alta
temperatura esterna.
Anche se alcuni sistemi di copertura
verde sono più leggeri di altri, i proprietari degli immobili
devono sempre far esaminare da un tecnico l’effettiva fattibilità della
realizzazione salvaguardando l’integrità dell’edificio e determinando se
è in grado di sopportare il peso aggiunto di un tetto verde. E’ troppo presto per dirlo, ma già i
primi segnali indicano che un tetto verde per quanto riguarda
l’isolamento termico per l’edificio, per non parlare della sostenibilità
del concetto e della riduzione dei costi nell’installazione sta
dimostrando un primo aumento di valore dell’edificio.
Bisogna prima di tutto considerare
che un tetto verde può davvero contribuire a ridurre i
costi energetici,
riducendo sia il fabbisogno di energia per riscaldare
l’edificio, sia per raffreddarlo. Senza considerare che si allunga la
vita del tetto esistente salvaguardando la struttura portante e il
proprio portafoglio. Jim Lindell inoltre aggiunge che un tetto verde
contribuendo al risparmio
energetico può rientrare nella casistica sensibile alle
agevolazioni nazionali e regionali vigenti in materia di risparmio ed
efficienza energetica.